IL FILM

Il Patto della Montagna
Le radici nobili della qualità biellese

Il film documentario racconta di una storia vera, accaduta nel ’44 nelle Alpi biellesi.
Per scoprirla il racconto prende avvio dall’alta moda internazionale di oggi.

Fatto

Il Patto della Montagna è il primo atto in Europa con cui si stabilisce la parità salariale tra uomo e donna.

Nel 1944 – ’45, in piena guerra,  si riuniscono clandestinamente a Biella imprenditori, operai e partigiani per siglare un accordo volto a mantenere attive le fabbriche tessili e migliorare le condizioni di lavoro, affermando parità retributiva a parità di lavoro.

Una conquista che diverrà legge italiana ed europea solo negli anni Sessanta. Biella è città medaglia d’oro per la Resistenza.

Background

Oggi l’alta moda internazionale prende i tessuti più fini a Biella perché qui la storia delle relazioni tra imprenditori e lavoratori ha costruito un ambiente favorevole alla qualità, alla competizione e alla creatività.

Biella è il distretto tessile più antico d’Italia, quello che produce i tessuti più pregiati, e non c’è stilista che non compri qui i tessuti: Armani, Chanel, Valentino, Lagerfeld, …

A Biella sono nati marchi come Cerruti, Ermenegildo Zegna, Luciano Barbera, Loro Piana e tanti altri.

Messaggio

Il senso del film è che la qualità dei prodotti tessili biellesi si radica nella qualità delle relazioni produttive, di cui il Patto della Montagna è un momento che emerge potente dal fluire della Storia.

Una metafora per l’oggi che, in ben altra crisi, deve ritrovare il senso del futuro e del patto sociale.

Narrazione

Dal prodotto finito – il capo di abbigliamento che si indossa – si risale al tessuto, a chi l’ha prodotto e ai luoghi di produzione.

Il giovane stilista Christian Pellizzari, che sfila sulle passerelle di Milano, curioso di mettere le mani nella materia prima per scoprire le origini della qualità del tessuto di cui fa uso, si reca a Biella, visita alcuni lanifici, incontra Nino Cerruti.

Toccando tessuti, si sviluppa un dialogo intimo tra produttore e stilista. Tra quei monti e quei corsi d’acqua pura che tanto apportano all’industria tessile, Christian incontra Argante, comandante partigiano e l’ultimo testimone della storica firma, e con esso viene a conoscenza della storia del Patto.

Pellizzari e Cerruti, due generazioni distanti ma con la creatività in comune, confezionano un abito apposta per Argante, a tributo simbolico dell’eredità ricevuta dai firmatari del Patto. Il partigiano lo indossa per rendere omaggio ai suoi compagni caduti.

Il Patto della Montagna è stato un’anticipazione storica di conquiste civili

che nel tempo si radicano nel territorio e fanno coincidere

luogo, impresa, saper fare, prodotto eccellente.

Una vicenda che sostanzia il Made in Italy di valori e storie vere.

Status del film

Il progetto è in corso di produzione e e il termine delle riprese è programmato per l’estate 2016.

È stato cofinanziato dal Mibact e dalla Film Commission Torino Piemonte.

È stato selezionato dall’European Documentary Network per lo sviluppo della strategia alternativa di sensibilizzazione e distribuzione.

Entro aprile 2016 è necessario coprire il bilancio con partner territoriali, privati e istituzionali.
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